Il Carso è un altopiano che si estende da Gorizia a Trieste, lungo l'attuale confine Italia-Slovenia. E' un altopiano particolarmente brullo ed interessato da fenomeni geologici particolari. Numerose sono infatti le grotte naturali e le doline. E' un territorio abbastanza inospitale, specialmente durante il periodo estivo. I fanti dei due eserciti - Regio ed Imperiale - si trovarono a combattere in questo ambiente desolato...
Parola d'ordine: sfondare le linee austro-ungariche sul Carso e nell'Alto Isonzo in corrispondenza dei valichi montani in quanto, così facendo, si sarebbe dato un colpo pressochè mortale alla difesa dell'Impero e poco ci mancò che l'esercito italiano riuscisse nell'intento...
Forse non è molto semplice rendere l'idea di come dovesse essere la vita in trincea; molto si deve all'immaginazione ed agli scritti lasciati nei diari di molti fanti che in trincea vissero per quasi tre anni o più. Probabilmente c'erano trincee nelle quali si stava meglio ed altre dove si stava peggio...
Nel momento in cui sull'Isonzo si instaurò il fronte di guerra, si presentò anche il problema di spostare la popolazione che abitava nelle aree interessate dal conflitto. I primi profughi abbandorarono le loro case...
Oltre ad essere la testimonianza più drammatica della vita dei soldati, nonchè la loro "casa", è interessante capire come veniva costruita una trincea. Un piccolo volumetto del Regio Esercito Italiano, Comando generale del Genio oltre a qualche breve passo tratto da...
Il 23 giugno l'Esercito Italiano lancia la prima offensiva nel settore del Carso, tra Mainizza e Monfalcone con il X e il XI Corpo d'Armata. Data la natura del terreno, lo sbalzo non era dei più facili a compiersi ed oltrettutto, i fanti italiani dovevano anche affrontare le conseguenze di un'innondazione provocata dagli austriaci nei giorni precedenti...
Il 29 giugno 1916 gli Austriaci impiegarono i gas asfissianti per la prima volta durante la controffensiva per la riconquista dell'importante posizione costituita dal Monte San Michele. All'alba del giorno citato, vennero aperti i beccucci di rame...
Sul Carso, nella zona del Monte San Michele e di San Martino, l'avversario, disperando di contrastare in altro modo la nostra azione offensiva, spinse ieri sulle nostre linee, dense nubi di gas asfissianti, alle quali fece seguire un violento contrattacco. Le nostre valorose truppe, sfidando gli elementi deleteri dei gas, respinsero con magnifico slancio le colonne nemiche, infliggendo loro sanguinose perdite e prendendo 403 prigionieri...
Il brano, in versione integrale, è tratto da uno studio di Salvatore Farina e pubblicato nel volume Le truppe d'assalto italiane, ed. Ass. Naz. Arditi, Roma 1938
Vista la lunghezza dello stesso, si è preferito esporlo in un file .pdf
Il giorno 16 maggio 1915 il Comando Supremo inviava al comando della Zona Carnia l'ordine di operazioni n. 1 col quale in sostanza confermava le direttive già impartite il primo di aprile e che intendevano un'apertura verso la Carinzia con la caduta del forte Hensel...
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