La conquista di Gorizia: schieramento di forze

Lo schieramento di forze che gli Italiani avevano messo in campo per la presa di Gorizia era notevole. Da Gorizia fino a Monfalcone erano infatti schierati e pronti ad entrare in battaglia i seguenti corpi d'Armata:

- VI c.A.(Capello) proprio di fronte alla città di Gorizia;
- XI c.A. (Cigliana) sul S. Michele/San Martino del Carso;
- XIII c.A. (Ciancio) nei dintorni di Castelnuovo [sopra Sagrado];
- VII c.A. (Tettoni) sulle alture di Monfalcone.

L'artiglieria disponibile e puntata su Gorizia contava quasi 1200 pezzi di vario calibro e poco meno di 800 bombarde. Inoltre, erano in riserva il XXVI corpo, il VIII corpo e la 49a divisione. Le forze della IIIa Armata del Duca d'Aosta potevano pertanto contare su 200 battaglioni che, visto l'obiettivo fissato, erano sicuramente più che sufficienti. Ma era altresì previsto l'intervento di un'ulteriore forza di 12 battaglioni appartenenti alla 34a Divisione che sarebbero stati trasferiti dal Veneto.
Il Comando austro-ungarico non poteva contare su uno spiegamento di forze nemmeno paragonabili a quelle italiane. Tuttavia le posizioni occupate erano molto buone; in pratica tutte le alture che circondavano Gorizia, oltre ad una parte dell'altipiano carsico.

Spiegamento della V Armata IsonzoArmee (Boroevic):

- XVI c.A. (Wurm) tra Plava e il fiume Vipacco;
- VII c.A. (arciduca Giuseppe) e il gruppo Schenk fra il fiume Vipacco e Duino suddiviso in due brigate;
- Riserva di c.A.: una brigata.

Lo schieramento austro-ungarico contava su poco più di 100 battaglioni e 450 pezzi di artiglieria. Metà dei battglioni rispetto agli Italiani e circa i 2/3 in meno di artiglieria disponibile. Sulla carta, le posizioni occupate potevano ancora giocare un ruolo determinante per il contenimento dell'attacco italiano.

Testa di ponte di Gorizia
Le disposizioni per l'attacco delle truppe italiane (4 divisioni in prima linea più due in seconda linea) del VI corpo di Capello erano state così suddivise:

- 45a Divisione (Venturi) dal Sabotino fino alla valle del torrente Peumica;
- 24a Divisione (Gatti) dalla valle del torrente Peumica fino ad Oslavia;
- 11a Divisione (Sachero) sulle colline di Peuma e del Grafenberg;
- 12a Divisione (Mazzari) sul Podgora q. 140 fino a Lucinico.

I pezzi di artiglieria che avrebbero concentrato il loro fuoco nelle località citate erano più di 500.

Le forze austro-ungariche che dovevano reggere il poderoso urto delle artiglierie italiane e delle fanterie lanciate all'attacco erano quelle della 58a Divisione di Erwin Zeidler:

- 58a Divisione K.u.K.: 3 brigate per un totale di 22 battaglioni.

Artiglieria disponibile: poco più di 160 pezzi e solo quattro mortai pesanti, tra i quali due Skoda da 305 mm in Val di Rose e circa una sessantina di Minenwerfer.

Ritorna all'elenco degli articoli