Estratto dal diario di L. Garatti, tenente del 55° fanteria, bg. Marche

10 agosto. Avanziamo sull'altipiano di Doberdò...
11 agosto. Giunge l'ordine di rinforzare il versante opposto del Vallone, perchè è atteso un contrattacco da parte del nemico. Durante la notte avviene lo scontro. Cade coplpito a morte il S. Tenente Gruenwald e rimangono feriti i S. Tenenti Martignon, Monti e Zorzi, oltre a diversi soldati...
12 agosto. Il III° battaglione del 55° fanteria, con alla testa la compagnia del Capitano Edmondo Matter, occupa il Comune di Oppacchiasella...
13 agosto. Il nostro bataglione occupa il pases, oltre un Km, e lo presidia...
14 agosto. Riceviamo il cambio...
27 agosto. Riposo nei baraccamenti in località Visintini. Bagno e cambio biancheria... Lo scorso anno nessuno pensava a tale ristoro...
2 settembre. Si parte per Oppacchiasella. Bombardamento da parte del nemico.
9 settembre. A Castelnuovo, linea di riserva.. i volontari irredenti incorporati nel nostro reggimento vengono trasferiti dalla Ia linea al servizio nelle retrovie. Scambiamo commossi abbracci con i commilitoni Sala, Salvetti e Tranquilli.
14 settembre. Palchisce (all'addiaccio), gran lancio di bombarde da parte nostra.
16 settembre. Giunge l'ordine di assaltare il fortino triangolare di Oppacchiasella.
Con un balzo fulmineo la Xa compagnia al comando del capitano Edmondo Matter è a contatto del reticolato nemico, seguita immediatamente dal maggiore Pompeo Villa, comandante del battaglione.
Il S. Tenente Del Buono, coadiuvato dagli ardimentosi suoi fanti, scelti con lo scudo di protezione per rimuovere il reticolato, riesce ad aprirsi un varco, ma un fuoco furibondo di mitragliatrici e bombe ostacola il nostro slancio.
L'aiutante maggiore S. Tenente Roberto Tercinod, al gido di "Savoia" si lancia contro il nemico, ma cade colpito all'addome. Gli presto i soccorsi e lo faccio trasportare al posto di medicazione da due portaferiti... Si lancia il capitano Matter e cade colpito al braccio destro e all'inguine.
Con un salto mi avvicino al mio valoroso capitano e vedo che mi sviene fra le braccia... lo affido a due barellieri.
Nello stesso istante vedo cadere colpit oa morte il S. Tenente Ernesto Manca; rimangono gravemente feriti il Tenente Giovanni Vertini e l'Aspirante Giuseppe Sirocchi.
Non riesco a persuadermi di trovarmi incolume...
Il maggiore Villa manda un ciclista a chiamare il Tenente Del Buono, ma apprende che questi è scomparso con tutto il suo plotone di scudati nella bolgia...
Le perdite del nostro battaglione sono gravissime. Il maggiore è costretto ad informare il comando di reggimento che la posizione è divenuta pericolosa.
Solo all'imbrunire viene l'ordine di ripiegare, proprio come accadeva sul M. Piana e sul Sabotino nel '15.
17 settembre. Reparti del 211 fanteria ci danno il cambio. Palichisce (all'addiaccio), solo tre giorni.
20 settembre. Ad aiello, in riposo, accantonati.
9 ottobre... Appena somministrato il rancio, giunge inaspettato l'ordine di partenza. Parecchi camions (15 ter), partenza con furia, passando per Doberdò.
Ad un sottopassagio, sorvegliato da un corpo di guardia di carabinieri, vedo il capopattuglia (è il mio vecchio compagno di scuola Luigi Topan, col quale scambio un affettuoso abbraccio).
Arriviamo a Palichisce e la colonna si ferma. Marcia per Oppacchiasella, di corsa.
Apprendiamo che una commissione interalleata, di alti ufifciali, assiste dall'osservatorio del castello di Gorizia alle nostre operazioni... Si combatte nei giorni 10-11-12-13 con perdite... Otteniamo modesti vantaggi... vengono concesse decorazioni straniere...
13 ottobre. Con l'aiuto del cielo la commissione interalleata se ne va...
15 ottobre. Siamo chiamati a sostituire il 212 fanteria nelle trincee di Hudi Log...
22 ottobre. Il 56° fanteria viene a darci il cambio... scendiamo finalmente a riposo a Fogliano. Qui, anziché riposare, siamo impegnati in febbrili operazioni...
29 ottobre. Riceviamo l'ordine di scegliere cento soldati per condurli questa sera ad un tratteimento in un locale di Terzo S. Martino (debutto di una compagnia di filodrammatici, invitata da Gabriele D'Annunzio). Non riusciamo a formare il numero richiesto dai superiorri comandi. Questi nostri fanti desiderano piuttosto recarsi nelle stalle, dove con le famiglie dei friulani se la passano alla meno peggio e vengono accolti fraternamente. Hanno aderito all'invito di intervenire allo spettacolo solo venti uomini. Conclusione: punizione delgi ufficiali...
27 ottobre. Si torna in linea... siamo costretti a percorrere un centinaio di metri calpestando i corpi ammucchiati di cadaveri nemici caduti ieri durante un contrattacco... Pioggia e nebbia... Un fuoco di bombarde nostre e del nemico ci obbliga a guardare in alto...
28 ottobre. Rimangono feriti gravemente dallo scoppio delle bombarde il capitano Ghiradi e il S. Tenente Raselli e così diversi soldati. Qualche morto...
5 novembre. Scesi dal campo di battaglia, i superstiti del reggimento si contano... mancano 35 ufficiali e poco meno d'un migliaio di uomini...
Rif. bibl.: Il vallone del Carso, CAI Ts, 1985

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